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Nutrizione

Cos’è la bioimpedenziometria (BIA)?

di 1 Marzo 2019Maggio 8th, 2020No Comments
BIA Bioimpedenziometria

Cos’è la bioimpedenziometria (BIA)?

La bioimpedenziometria (BIA)

Siamo abituati a monitorare la nostra composizione corporea utilizzando come unico parametro il valore del peso sulla bilancia. Qualcuno utilizza le circonferenze per capire cosa succede al corpo e come cambia al variare dell’allenamento e dell’alimentazione. Pochi sanno che esiste un metodo molto più accurato che permette di stimare in maniera diretta l’idratazione ed in maniera indiretta i valori di massa magra e massa grassa, permettendo di capire come varia la composizione corporea nel tempo.

Si chiama analisi bioimpedenziometrica (BIA).

Dimagrire o deperire?

Non sempre un aumento di peso sulla bilancia è negativo, o meglio non è detto che sia a carico del tessuto adiposo. Viceversa una diminuzione di peso, che tendenzialmente potrebbe renderci felici, potrebbe esser dovuta ad una riduzione della massa magra. In quel caso parliamo di deperimento.

La BIA ci permette di capire da cosa è dovuto il cambiamento di peso che leggiamo sulla bilancia. A volte i cambiamenti si verificano anche se il peso rimane costante. Ad esempio se si perdono due chili di grasso e si acquisiscono due chili di muscolo, a parità di peso la nostra composizione corporea sarà nettamente migliorata. Ciò che conta non è la quantità di massa ma la qualità, ossia da cosa è composto il peso.

L’indice di massa corporea (BMI) non è un parametro affidabile soprattutto per gli atleti, che generalmente hanno un valore di massa magra superiore alla media della popolazione e generalmente risultano in sovrappeso anche se hanno un livello di grasso minimo.

Cosa misura la BIA?

La BIA consente di stimare la quantità di massa magra e permette di capire qual è il livello di grasso ideale in funzione dello sport praticato. La quantità di grasso ideale varia da sport a sport, ad esempio nel Cross Training, negli Sport da Combattimento o negli sport di resistenza il grasso dovrebbe esser ridotto al minimo, preservando il grasso essenziale.

Mentre negli sport acquatici ad esempio (nuoto, pallanuoto, subacquea) dovrebbe raggiungere valori più elevati in quanto favorisce la galleggiabilità e migliora la termoregolazione. Ricordiamo anche che nella donna i livelli di grasso essenziale sono più alti rispetto agli uomini.

È evidente l’importanza di monitorare la propria composizione corporea con la BIA ma ancora non abbiamo trattato dell’aspetto più importante di questo strumento: l’analisi dell’idratazione.

L’idratazione

Uno stato di minima disidratazione ha un grandissimo effetto nella riduzione della prestazione. Il motivo è evidente in quanto l’organismo, pensiamo ai muscoli ma soprattutto al cervello, è composto primariamente da acqua. Essa svolge numerose e fondamentali funzioni biochimiche e strutturali. La BIA consente non solo di valutare il livello di idratazione corporea in funzione della massa magra, ma anche di capire come sono distribuiti i liquidi tra il comparto intracellulare (ICW) ed extracellulare (ECW).

Una corretta distribuzione dei liquidi è fondamentale per aumentare le prestazioni in quanto un eccesso di ECW è deleterio e viene definito ritenzione idrica. Un aumento di ECW può dipendere da numerosi fattori tra cui un alimentazione scorretta, problematiche dell’apparato gastrointestinale, funzionalità renale alterata, problemi circolatori, sovrallenamento, infiammazione, scarsa idratazione o rapporto elettrolitico alterato.

L’analisi BIA (bioimpedenziometria) ad oggi rappresenta lo strumento più adatto per analizzare la composizione corporea e lo stato di idratazione e monitorare i cambiamenti corporei adattando allenamento e nutrizione al fine di massimizzare le prestazioni.

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Lorenzo Mosca

Con un passato agonistico nella Kickboxing una laurea con lode in Storia Contemporanea ed una in Nutrizione Umana, svolgo la mia attività di allenatore di CrossFit 2° livello e biologo nutrizionista. Dal "secolo scorso" ad oggi la mia passione per lo sport e per la conoscenza mi ha spinto a sperimentare ed affrontare nuove sfide. Sempre.