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NutrizioneSport da Combattimento

Il taglio del peso negli Sport da Combattimento

di 20 Dicembre 2018Maggio 18th, 2020No Comments
Il taglio del peso negli Sport da Combattimento

Il taglio del peso negli Sport da Combattimento

La pratica del taglio peso sta prendendo sempre più piede negli sport da combattimento. Essa inizia ad essere una delle attività accessorie che determinano il discrimine tra un combattente di medio livello ed un vero “Pro”. Non che prima non si facesse, ma solitamente era ridotta a “fai la fame nella settimana dell’incontro”. Alcune volte funzionava, altre volte molto meno.

Cos’è il taglio del peso negli sport da combattimento?

Negli ultimi anni questa pratica è stata affrontata da un punto di vita molto più razionale. Attraverso la conoscenza della fisiologia umana e dei meccanismi che potessero avere una funzione di controllo sull’idratazione.

Ovviamente con l’espressione “taglio peso” non parliamo di una classica riduzione di grasso, ma di una pratica che mira a perdere velocemente del peso agendo principalmente sui liquidi corporei. (Ricordo che l’essere umano è composto principalmente di acqua).

Uno studio scientifico sul taglio del peso

Nell’approfondito studio che vi presentiamo, prendendo due gruppi di lottatori australiani (jiu jitsu, judo e lotta) che hanno seguito la stessa dieta, uno ha sostenuto un carico di liquidi (water loading) ed uno no.

Lo studio è durato 7 giorni, ed ha analizzato tutta una serie di parametri: cambiamento di peso, esame delle urine, pressione ematica,  ormoni renali (vasopressina, renina e aldosterone), più tutta una serie di test sportivi specifici.

In pratica veniva effettuato, mantenendo una dieta ipocalorica con sodio e fibre fissi, un grande carico di acqua per 3 giorni, per poi fare uno scarico il giorno 4. In questo modo, sfruttando le tempistiche fisiologiche degli ormoni diuretici, si eliminavano molti liquidi attraverso le urine.

I dati hanno dimostrato che il gruppo che aveva fatto il carico di acqua aveva perso più peso dell’altro, circa 3,2% contro il 2,4%, e tutto ciò senza perdita di prestazioni.

Taglio del peso secondo fisiologia

Come scrive Simone Calabretto, che mi ha fatto conoscere questo studio, esso mostra che si può perdere e riprendere il 3% del proprio peso corporeo in pochissimo tempo senza ripercussioni su salute o prestazione. Tutto questo con un sapiente utilizzo dei meccanismi fisiologici umani senza intaccare la salute dell’atleta. Scusate se è poco.

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Lorenzo Mosca

Con un passato agonistico nella Kickboxing una laurea con lode in Storia Contemporanea ed una in Nutrizione Umana, svolgo la mia attività di allenatore di CrossFit 2° livello e biologo nutrizionista. Dal "secolo scorso" ad oggi la mia passione per lo sport e per la conoscenza mi ha spinto a sperimentare ed affrontare nuove sfide. Sempre.