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Sport da Combattimento

Le 5 aree per eccellere negli Sport da Combattimento

di 27 Aprile 2017Maggio 18th, 2020No Comments
aree sport combattimento

Le 5 aree per eccellere negli Sport da Combattimento

Quali sono le aree fondamentali di un atleta di sport da combattimento?

  • Squadra tecnico tattica

  • Preparazione Atletica

  • Nutrizione

  • Peso

  • Psicologia e promozione

Prendendo spunto da una ottima infografica realizzata da Matteo Capodaglio, dottore che si occupa della nutrizione di alcuni tra i migliori professionisti italiani di MMA (Marvin Vettori, Daniele Scatizzi, Alessandro Botti, Pietro Penini), analizzeremo queste aree e vi forniremo una ipotesi ideale del loro equilibrio, sempre per gentile concessione dell’autore.

Anche se il progetto ideale prende come esempio le Mixed Martial Arts (MMA), gli ambiti e la loro alchimia si prestano ad essere validi anche per tutte le altre discipline da combattimento. Quindi ottime anche per boxe, kickboxing, judo, brasilian ju jitsu, lotta, taekwondo, muay thai, solo per citarne alcune.

Le 5 aree fondamentali negli sport da combattimento

Il dottor Capodaglio ha codificato i settori in cui potesse essere suddivisa tutta l’attività di un praticante di MMA, ed è arrivato a fornire 5 macroaree per ordine di importanza:

1. Team (squadra tecnico tattica)

Rappresenta l’aspetto basilare degli SDC e comprende tutto l’aspetto tecnico specifico, sia dal punto di vista dell’allenatore o del capo allenatore, che sovrintende tutte le altre preparazioni, sia anche dal punto di vista del gruppo di altri atleti che permettono una crescita ottimale e senza i quali sarebbe praticamente impossibile progredire. Ecco perché mi piace definire gli sport da combattimento come “sport singoli di gruppo”. Proprio perché, senza atleti con cui fare guanti o lotta, senza atleti a cui “rubare” con gli occhi e con la mente, il tutto guidato e appreso dalle sapienti esperienze di un allenatore, sarebbe solo fatica sprecata. Ecco un articolo sull’allenatore perfetto.

2. Mental Coach & Management (Psicologia e promozione)

Territorio che solo negli ultimi tempi sta svelando tutta la sua importanza negli SDC. Ma che ogni atleta che abbia mai avuto l’onore oltre che il piacere di salire sul ring, nella gabbia, sulla materassina o sul tatami, ha “assaggiato” sulla propria pelle, intuendone l’importanza anche solo in maniera vaga e indefinita. Acquistano sempre più rilevanza figure quali psicologi dello sport per potenziare negli atleti gli aspetti mentali e di gestione di ansie e stress.

Assieme a ciò, in un mondo dove la promozione acquisisce sempre maggiore importanza e poter entrare in circuiti di livello non è garantito soltanto dalle potenzialità sportive, l’aspetto manageriale deve seguire ed utilizzare tutti gli strumenti che l’oggi mette a disposizione, sia in termini di aumento dei contatti, sia in termini di raggiungimento di pubblico e appassionati, rimanendo pericolosamente imbrigliati nel campo viscoso del cosiddetto “trash talk”, lo sfoggio gratuito di bassezze e provocazioni più o meno utili.

3. Strenght and Conditioning (Preparazione Atletica)

Aspetto che risulta essere sempre più determinante nelle preparazioni di medio-alto livello è proprio l’ambito fisico. Suddiviso nel nostro caso in tre sotto gruppi: mantenimento e progressione di capacità organico muscolari e cognitive, programmazione e alternanza tra mesocicli di volume e di intensità con l’inserimento intelligente di recuperi, e prevenzione degli infortuni. A tal proposito un’articolo sui test condizionali in ambito di preparazione atletica per SDC.

4. Nutrizione

L’alimentazione è oggi materia che non può essere demandata a miti o dicerie da spogliatoio, proprio per via della sua importanza primaria. Mano a mano che si eleva il livello o si voglia raggiungere l’optimum nutritivo, devono essere organizzati l’introito calorico totale, la ripartizione dei macronutrienti, l’introduzione dei micronutrienti, le tempistiche di assunzione, ed eventuali integrazioni. Ovviamente senza ricorrere a sostanze proibite dalla legge. Ecco l’articolo sulla fondamentale piramide della nutrizione.

5. Weight Cut (Taglio del peso)

Negli SDC, come in altri, ad ulteriore “complicazione”, è fondamentale destreggiarsi nell’obiettivo di rientrare in determinate categorie di peso. Definire quale sia la migliore, evitare dannose e controproducenti tagli drastici del peso allo stesso tempo senza regalare kg all’avversario, in alcuni casi possono fare la differenza tra una prestazione ideale o inefficiente. Ecco un articolo sul taglio del peso.

aree sport combattimento

Le 5 aree di un combattente

Che importanza hanno queste aree negli sport da combattimento?

Come potete agilmente vedere dall’immagine, il “team” dovrebbe rappresentare quasi la metà di tutta l’attività sportiva del nostro ipotetico professionista di MMA, con il 45%. Seguita proprio dall’area “mental coach & management” con il 20%. Sullo stesso piano di importanza troviamo “strenght & conditioning” e “nutrition”, entrambi con il 15% ciascuna; quindi nutrizione e preparazione atletica vengono visti come importanti allo stesso modo. Infine, con il 5%, troviamo il “weight cut” con tutti gli aspetti che riguardano le categorie di peso.

Ci troviamo d’accordo con l’impostazione generale fornita da Capodaglio, in cui l’aspetto di allenamento (fisico + tecnico) si vada a situare intorno al 60%. Potremo forse “giocare” sui millesimi di qualche valore, ma crediamo che in linea di massima, queste siano corrette percentuali per un qualsiasi atleta che mirasse a diventare un professionista negli SDC. Ovviamente questi sono dati indicativi, nessuno mai avrebbe l’ardire di replicarli pedissequamente ad ogni sportivo come se fosse un manichino prestampato. L’individualità biologica e fenotipica rendono ognuno unico, e quindi saranno i valori a personalizzarsi ad esso e non il contrario.

La situazione attuale negli SDC in Italia

Purtroppo però, in molti casi l’equilibrio tra le parti sembra essere tremendamente sbilanciato solo sull’aspetto “team”, quasi ignorandone gli altri, siano essi preparazione fisica, psicologia, nutrizione, o promozione. Ottenendo in tal modo due risultati: o tralasciarli totalmente, con tutti gli svantaggi del caso, oppure demandandoli solo ad una impossibile autonomia dell’atleta stesso, il quale, non per suoi demeriti ma per impossibilità oggettiva, si rivela il meno idoneo ad occuparsi di tutto. Povertà di mezzi, fattore assolutamente innegabile e altamente condizionante, e una certa mancanza di conoscenze, dovuta in parte anche ad una attutitine alla refrattarietà verso il nuovo, possono spiegare l’attuale situazione negli SDC.

Ma non disperiamo e non demordiamo, perché, “navigare necesse est”, e noi continuiamo ad spiegare le nostre vele nel tormentoso ma affascinante mare degli SDC, e proprio non potremo fare altrimenti.

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Lorenzo Mosca

Con un passato agonistico nella Kickboxing una laurea con lode in Storia Contemporanea ed una in Nutrizione Umana, svolgo la mia attività di allenatore di CrossFit 2° livello e biologo nutrizionista. Dal "secolo scorso" ad oggi la mia passione per lo sport e per la conoscenza mi ha spinto a sperimentare ed affrontare nuove sfide. Sempre.