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Allenamento

Le 3 leggi dell’allenamento: scopriamole

di 13 Settembre 2018Maggio 9th, 2020No Comments
Le 3 leggi dell’allenamento: scopriamole

Le 3 leggi dell’allenamento: scopriamole

La fisiologia umana è cosa davvero meravigliosa. Anche perché tutto sembra rifarsi a regole semplici quando efficaci.

Anche con lo sport in fondo è così. Alla fine noi cerchiamo, attraverso l’allenamento, uno stimolo che possa dare il via a degli adattamenti (centrali, periferici, organici, tissutali, nervosi, biochimici) che permettano di raggiungere un livello superiore.

Quali sono le 3 leggi che regolano l’allenamento?

1. Se lo stimolo non è sufficiente, non ci sarà miglioramento

Se il nostro stimolo non è allenante, ossia non è in grado di provocare adattamenti, semplicemente l’organismo manterrà il proprio livello di partenza. Per la serie se pensate di fare sistematicamente finta di allenarvi, o cercate le scappatoie di attività blande che non sarebbero adatte nemmeno per i vostri nonni (che poi è gente è vissuta lavorando la terra e combattendo guerre, quindi molto più temprati di noi dalla vita stessa), forse fareste meglio a cambiare attività. Sempre che vogliamo risultati e non scuse.

2. Se lo stimolo è eccessivo sarà inadatto, il miglioramento sarà nullo

Fedele all’aristotelico concetto del “metriotes” (il giusto mezzo), lo stimolo non deve risultare eccessivo. In questo caso, il corpo non riuscirà a far fronte ad esso, e l’adattamento positivo non potrà avvenire, come quando prendiamo di colpo troppo sole ed il corpo non si abbronza ma si brucia. O come quando, pensando di sopperire a mesi e mesi di accidia, ci si spara 5 allenamenti intensi e voluminosi consecutivi: il risultato sarà lesionare talmente tanto i muscoli, che i dolori ci renderanno un morto vivente e non ci fanno camminare per i successivi 5 giorni.

3. Se lo stimolo è statico, l’adattamento iniziale terminerà

Il concetto di progressività sta tutto qui. Un allenamento che oggi sia stimolante in positivo, domani potrebbe non esserlo, semplicemente perché l’organismo si sarà adattato all’inizio ed oggi non avrà più bisogno di cambiare ulteriormente. Se riesco ad eseguire la mia prima trazione (traguardo che molti e molte anelano) ma poi continuo sempre a fare 1 trazione al giorno, non avrò ulteriori miglioramenti.

Quindi efficacia, continuità e progressività. Tutto molto semplice. Peccato che semplice non sia sinonimo di facile.

(si ringrazia per il suo lavoro l’esimio Paolo Evangelista)

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Lorenzo Mosca

Con un passato agonistico nella Kickboxing una laurea con lode in Storia Contemporanea ed una in Nutrizione Umana, svolgo la mia attività di allenatore di CrossFit 2° livello e biologo nutrizionista. Dal "secolo scorso" ad oggi la mia passione per lo sport e per la conoscenza mi ha spinto a sperimentare ed affrontare nuove sfide. Sempre.