E perché meno ammiri la parola,
guarda il calor del sole che si fa vino,
giunto a l’omor che de la vite cola
Così si esprime il sommo Dante Alighieri nella sua Commedia (ma ne parla persino la Bibbia), trattando della più antica, dolce ed amorevole sostanza tossica per l’homo sapiens: l’alcol.
Cos’è l’alcol?
Esaurita la nostra ars letteraria, tornando con la mente alle meravigliose seppur terrestri scienze dure, in nutrizione l’alcol (definito come “etanolo”) è considerato un non nutriente, con funzione calorica indiretta. Infatti, data la sua tossicità, non può essere immagazzinato e deve essere sottoposto a processi metabolici per poter essere utilizzato a scopo energetico.
Fornisce ben 7 kcal per grammo (più di carboidrati e proteine e meno solo dei grassi), può quindi essere giustamente temuto se non abbiamo intenzione di ingrassare. Inoltre molte bevande alcoliche possiedono un elevato contenuto di zuccheri, che aumentano ulteriormente l’apporto calorico. Sorseggiare un Long Island può fornirvi quasi 300 kcal.
Metabolismo dell’etanolo
L’etanolo viene trasformato nel fegato attraverso 3 meccanismi:
- L’enzima alcol deidrogenasi, determinato geneticamente: maggiore negli uomini rispetto alle donne, maggiore nella razza caucasica rispetto alle orientali.
- Il sistema MEOS ,“allenabile” dai bevitori abituali.
- L’enzima catalasi.
Effetti dell’alcol
Le piccole molecole di etanolo sono una delle poche sostanze che riesce a passare la barriera emato-encefalica che protegge il nostro cervello. Essendo un depressore del sistema nervoso centrale, l’alcol debilita alcuni neurotrasmettitori, con forti ripercussioni sul movimento, sulla memoria, sulla respirazione e sulla cognizione. E i risultati sono la classica sbornia!
Alcol e sport
Scansiamo il campo dai dubbi: non esiste una quantità non dannosa di alcol, proprio per la sua natura “tossica”, pur se un consumo saltuario e non eccessivo non sembra avere effetti deleteri. Nello sport, un consumo regolare di bevande alcoliche può portare a:
- Allungamento dei tempi di reazione
- Peggioramento della coordinazione
- Limitazione del metabolismo
- Diminuzione della capacità prestativa muscolare
- Aumento della frequenza cardiaca
- Diminuzione della ventilazione polmonare
- Predisposizione alle infezioni
Conclusioni
Comprendiamo che un buon bicchiere di vino o di birra sia un rito ancestrale e quasi mistico della nostra cultura e tradizione, tuttavia l’etanolo non è sostanza con cui scherzare troppo. E, visto che “in vino veritas”, la verità è semplice: riducetelo alle occasioni veramente importanti e consumatelo con moderazione. Ne gioverà il vostro palato ed il vostro organismo. Prosit!
(Grazie a Giuseppe Rasizzi per la fruttuosa collaborazione nell’ideazione e stesura di questo articolo)